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Giorno 2

Una delle cose che si ripete spesso in metafisica, è che dentro di noi c’è il potere creatore. Il potere di creare qualsiasi cosa, che riguarda noi, il nostro mondo, e la vita in generale.

Il verbo crea, le emozioni creano, i pensieri creano, anche un gesto crea.

Solo che o non ce ne accorgiamo o ce ne dimentichiamo.

E così ci ritroviamo a subire situazioni e persone che non ci fanno bene.

In realtà basta veramente poco per iniziare a sganciarci dalla spirale negativa, spesso attirata da noi stessi.

È sufficiente un “giusto pensiero” , una “giusta parola” , una “giusta emozione” .. La retta via.

In quell’esatto momento le energie planetarie si mettono in moto per modificare gli eventi, e la tua persona.

Ci vuole pazienza, fiducia, costanza, altrimenti si ricade nel buco nero.

Ma, di solito, una volta intrapresa la strada dell’elevazione vibrazionale, per quanto in salita, non si torna indietro.

La magia in tutto questo.. è che possiamo farlo tutti.. in qualsiasi momento, e infinite volte.. Non è mai troppo tardi, non è mai “la volta di troppo”..

La capacità di ricrearci ed evolvere appartiene a tutti.. Dentro di noi.. Dobbiamo solo risvegliarla 🙂

Oasi

Di pace.

Non dovremmo averne bisogno, la vita tutta dovrebbe essere una fantastica oasi rigenerante.

Ma ci lasciamo travolgere, incastrare, risucchiare, adattare.. Inutile negarlo, lo facciamo tutti, in situazioni e modi diversi e personali.

E poi eccoci qui, a cercare la pausa colorata e rinfrescante. Che ci permetta di restare sospesi per qualche ora, senza pensieri.

Va bene così.

Ossigeno

È come immergersi troppo.. Ti ritrovi senza aria.. Pensi di morire. E ci pensi così tanto che per poco non succede.. Per poco non muori.

Poi tocchi il fondo.. Ti dai una forte spinta e.. Riemergi. Una spinta così forte che neanche tu sai da dove sia nata, forse dall’universo stesso.

Quell’aria che arriva, che tanto ti è mancata, ti invade con violenza e all’inizio invece che farti bene ti fa male.

Il cuore impazzisce, i pensieri si attorcigliano, la vista è annebbiata. Ti affanni in ginocchio cercando di recuperare lucidità.

Poi.. Ti calmi.. Ti resta addosso una persistente sensazione di paura, ma ti calmi.

E ricominci.. Con alcune consapevolezze e alcune certezze, tante ferite che sanguinano e la percezione di essere così fragile da non riuscire a stare in piedi.

Ma lo fai, ricominci.. Perché in fondo.. sei sempre stata una Fenice, e dalle ceneri risorgi.

Chiarezza

Se c’è una cosa che mi destabilizza da sempre è la mancanza di definizione, di chiarezza.

Situazioni fumose mi logorano lentamente fino a trascinarmi dentro una spirale di ansia e tristezza, che a volte si trasforma in disperazione.

Perdo completamente la lucidità, un po’ alla volta, fino a non capire più nulla neanche di me.

Poi.. Quando arrivano le risposte, per quanto crude o amare, scatta qualcosa, e tutto quel vortice lentamente si affievolisce, fino a lasciare spazio a una silenziosa malinconia.. E infine a una certa tranquillità “stanca e rassegnata” .. La quiete dopo la tempesta.

Eccola.. Sta arrivando.. La sento che si fa strada tra i pensieri neri..

La mia quiete stanca e rassegnata.

Le grandi verità

Ne esistono forse di piccole? Forse no..

So però che le verità che riguardano le persone sono molto grandi, gigantesche. E spesso si rivelano solo nel tempo.

Quanto crediamo, a volte, a quello che ci viene mostrato?

Tanto.. Così tanto da credere di aver visto tutto.

E poi, un giorno come un altro, viene a galla la verità, quella profonda, quella che caratterizza la persona, che ti permette di aprire gli occhi.

Chi è causa del suo male pianga se stesso.. Dicono.. Ma io non ne sono più così sicura.

 

Wine..

.. is always the Answer.

Ci sono giorni così.. In cui si percepisce chiaramente cosa ci hanno sottratto : la leggerezza.

In sottofondo Billie Eilish, immaginando una spiaggia della Thailandia, di sera, illuminata con lampade di carta, e tanta..tantissima..leggerezza.

Felicità

“.. Non lo so se sono mai stato felice.”

Una frase che non mi ha del tutto sorpresa ma che in ogni caso è arrivata pesante come un macigno.

Stamattina passeggiavo per un viale cittadino, circondato di alberi rigogliosi. Pochissime persone, e nonostante l’inevitabile rumore di una Milano che si sta risvegliando, mi sono sentita altrove e felice.

Mi sono persa a guardare i raggi del sole giocare tra i rami. E ho sorriso ammirando grappoli di foglie mosse dal vento, danzare nell’aria fino a toccarsi l’un l’altra, nel tepore mattutino.

Ho percepito la loro vibrazione gioiosa, che in un attimo è diventata la mia. E mi sono sentita felice. Di essere esattamente in quel momento, in quel “qui e ora”, a godere della vita stessa.

Vorrei poter prestare i miei occhi, per mostrare quello che a volte vedo, e sento.

58esimo giorno

Isolamento, quarantena, lockdown.. Hanno dato diversi nomi a questa permanenza forzata in casa.. E in fondo, ha poi così tanta importanza?

Stamattina sono uscita per alcune commissioni.. Il cielo non era limpido come nei giorni precedenti, c’era foschia, a tratti qualche raggio di sole e un forte vento umido.

Eppure mi sentivo leggera e avevo deciso di concludere le commissioni e incamminarmi verso un parco. Per stare nel verde e godermi un po’ di natura dopo così tanto tempo.

Prima di poterlo fare ho ricevuto una telefonata, e il peso dell’incompetenza della burocrazia italiana mi è piombato sulle spalle.

La leggerezza è svanita, e con lei qualsiasi idea di svago.

Permetto ancora all’ansia di dominarmi, in alcuni momenti. Questo è l’ostacolo rimasto da superare. Permetto ancora a eventi esterni di turbare il mio stato d’animo, a volte. E per quanto potrebbero sembrare importanti.. Non lo meritano, mai.

Due mesi.. E sto per entrare nel terzo. Forse è solo stanchezza mentale, voglia di “normalità”, di ritrovare gli affetti, e della libertà di decidere. Inizia a essere davvero tanto tempo.

Non è stato del tutto negativo.. Anzi.. Il tempo è servito a meditare sul mio presente, sulla mia persona, mi sono concentrata tanto su me stessa , ed è stato utile. Ho avuto una piccola grande illuminazione su sentimenti che provo, e come viverli. Ho lasciato spazio a ciò che mi piace fare (e che posso fare in casa), e iniziato qualcosa di nuovo. Di certo non sarò io a lamentarmi. Ma inizio a sentirmi stanca, questo non posso più negarlo. E ho un po’ paura di tornare “alla realtà”, a giugno.

Mi domando.. “sarò ancora in grado di gestire tutto come prima?”

Chissà.. Forse qualcosa cambierà..

Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio mail.. Che ho ignorato.. E non saprei dire il motivo.

Spesso la vita ci lancia dei segnali e noi semplicemente e incoscientemente, li ignoriamo..

Ma la vita, a volte, ti prende delicatamente per un braccio, una seconda volta e ti sussurra “aspetta.. non andare oltre, fermati, guardami, ho qualcosa da dirti”.

Così quella mail ritorna alla memoria, e con lei la curiosità di quel messaggio, che altro non era se non un commento al mio ultimo post di ben 9 anni fa.

Descrivere la sensazione che ho provato non è semplice.

È stato come ritrovare una persona a cui hai voluto bene, tanto, alla quale hai donato sincerità totale , con la quale hai condiviso pensieri, emozioni, silenzi, tutto.

Stupore, misto a felicità ed euforia.. E poi.. La voglia di riprendere a parlare, così come allora, con la stessa confidenza che si ricrea con quell’amica/o speciale anche dopo anni di assenza.

Ho iniziato a rileggermi, è strano.. Tanto di quello che ero non c’è più, e ne sono felice. Ho letto di emozioni così cupe, senza riconoscerle, eppure erano le mie.

È bello sapere di essere una persona diversa, e non per caso.. Non per eventi fortuiti della vita o per aver ricevuto aiuti da qualcuno.

È bello sapere di aver deciso da sola, in un momento preciso, di voler cambiare, di voler essere altro. Ed è stata una decisione sofferta.. Avete idea di cosa possa voler dire abbandonare quasi tutto di te? Strappare un pezzo dopo l’altro ciò che più ti rappresenta? Sradicare le convinzioni, i punti fermi, i desideri, che fino al giorno prima avevano significato tutto, così tanto da non farti mai dubitare, nonostante tutto. Fino a quel giorno. È stato dolore puro. Una tortura autoinflitta. Fino alle viscere e oltre.

Ci sono voluti anni. Circa 3, per iniziare a vedere un vero cambiamento. E altri 4 per completarlo. È stato un lavoro costante, continuo, di ricerca, di lotta contro me stessa. Una guerra. Non sempre vincevo. A volte mi perdevo in mezzo ai pezzi del puzzle. La confusione prendeva il sopravvento e ricadevo in vecchi pensieri, vecchie abitudini, quelle che conoscevo bene e mi facevano sentire al sicuro.

Perché in fondo era così. Non importava quanto il mio modo di vivere fosse malsano, era il mio, ed era l’unico che conoscevo. Tutto il resto era una novità, e mi spaventava. Avevo paura di finire dentro una trappola, dentro la finzione, dentro sorrisi imbalsamati. E avevo paura di non essere all’altezza. “potrà mai davvero, un essere come me, trovare la felicità?” – Un fiore insano.. Un angelo anormale..che cade- come direbbero i Verdena.

Ma non mi sono arresa, alla fine non lo faccio mai. E giorno dopo giorno ho dato spazio alla Me che volevo essere.. Che sentivo di poter essere.

Che sono.

Quella grotta ghiacciata che mi ha tenuto al sicuro per tanto tempo, non esiste più. All’inizio ho provato ad arredarla, a renderla più luminosa, e più calda. Ma non era abbastanza, e senza neanche renderme conto.. Non ci sono più tornata, l’ho dimenticata.

Sorrido.

Scrivo tutto questo perché rileggermi mi ha fatto sentire orgogliosa. Lo sono davvero tanto. Orgogliosa di me. Nessuno saprà mai per quali strade infernali ho dovuto camminare, perché non c’era nessuno con me. E va bene così. Era la mia sfida, e l’ho vinta 🙂

È incredibile essere qui di nuovo. Scriverei ancora e ancora e ancora, come se non avessi mai smesso. Ed è bello..

La mia finestra nel cielo.

Nuvole Rapide

” .. E rimarrà forse il vuoto di noi a disarmare i rimpianti che so, per ricordarci in un attimo che passerà.. Sugli edifici, sui cieli di noi, sulle stagioni e i nostri perchè.. Nuvole rapide e un attimo che.. Passerà. ”

Ho creduto a lungo che certe situazioni e certe persone del mio passato avrebbero potuto in qualche modo continuare a esistere nel mio presente e soprattutto nel mio futuro.

Adesso so che non è e non sarà così.

Ho sofferto per questo.. e ho tentato invano di trovare contatti e agganci.. troppo deboli per permettere di ristabilire un ponte di comunicazione ed emozione.

Arrivata qui, sento di dover mollare.

La vita spesso dimostra di essere come le nuvole.. e come loro a volte passa in un attimo, portandosi via esperienze e sentimenti.

Non ho più voglia di rincorrere persone che non mi vogliono, e situazioni che non mi appartengono.

Ho perso la bussola geografica ma quella interiore è abbastanza stabile e anzi.. forse così stabile non lo è mai stata.

Voglio costruire il mio futuro.. quello vero.. quello concreto..

Basta castelli di carta e basta veleni chiusi dentro caramelle.

Sono contenta di quello che ho, forse non è abbastanza e mi sto impegnando per rendere reali alcuni pensieri importanti, ma sono contenta.

Ieri non conta più..

Oggi e Domani sono il mio unico pensiero.

Buon inizio settimana a tutti*